TEUTA NERTOBACOS

Tribù del possente cinghiale, questo significa il nome gallico della nostra associazione. Il cinghiale, possente animale che traccia sentieri, indomito se minacciato, è ancor oggi presente sul nostro territorio, e ancor oggi rappresenta un animale temibile e rispettato. Quasi a voler sottolineare un filo rosso che unisce noi emiliani di oggi ai Celti che abitavano le nostre colline un tempo, portiamo sul nostro stendardo l’animale che ci ha ispirato. Il gruppostoriconasce nel 2008 Fin dall’inizio partecipa a numerosi eventi. Ad oggi oltre all’attività di ricostruzione storica, di didattica e di realizzazione di spettacoli durante gli eventi di rievocazione storica, ha all’attivo numerosi progetti a tema storico in ambito Digital per promuovere e diffondere la storia.Il progetto di ricostruzione storicaComposto davarie figure, a rappresentare un’ipotetica struttura sociale di un villaggio gallico del IV-III sec a.C.; guerrieri, armati alla leggera per meglio integrarsi con l’ambiente montuoso e boschivo, quindi con scudi non troppo grandi, armi da lancio come giavellotti e frombole, e l’immancabile spada, a rappresentare una élite nobiliare. Espertiin arti curative dell’epoca, nell’interpretare i segni della natura, nel celebrare riti il più possibile vicini a quelli celebrati dai nostri antenati. Uomini, donne e bambini, che rivivono l’esperienza di essere unTeuta, parola gallica che significa tribù. Nello specifico l’obiettivo è ricostruire, per quanto le fonti lo permettano, i diversi aspetti della quotidianità del popolo, i Galli Boi, che ha abitato l’area collinare bolognese di Monte Tamburino nella fase cosiddetta La Tène B2 (circa tra il 330 e il 270 a.C.).Quella parte di territorio emiliano oggi delimitato dalle province di Bologna, Modena e Parma era infatti dominato nell’antichità dalle 112 tribù di Galli Boii che avevano ormai soppiantato gli Etruschi. I Boii, provenienti dall’Europa Centrale, si mescolarono con le popolazioni etrusche che abitavano l’appennino bolognese, tant’è che nei numerosissimi corredi funebri rinvenuti si osserva una forte influenza italica e greca; due culture entrate in forte contrasto, che tuttavia conoscendosi e fondendosi creano una nuova cultura, una nuova sensibilitàartistica, che ben presto dall’Italia si diffonderà in diverse zone d’Europa.Il campo è sempre apertoe pronto a fornire un esempio tangibile della leggendaria ospitalità dei Galli; oggi come allora, ci sarà sempre posto e tempo per chiunque voglia sedersi, dibattere, attorno ad un crepitantefuoco, circondati da perfette riproduzioni storiche, per fare un saltonel tempoche fùinsieme alle donne e agli uomini del Teuta Nertobacos.